Logo design

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La creazione di un logo, il racchiudere l'intera essenza di un'azienda, con i suoi valori ed i suoi punti di forza, all'interno di un'icona (o di un logotipo) semplice da ricordare, che possa creare una forte associazione con il brand e che possa descriverlo in maniera completa ed efficace, è a mio parere il compito più arduo e delicato nell'ambito della comunicazione aziendale.

E' facile per tutti poter riconoscere un logo "forte", che sia cioè in linea con i valori della marca e con l'immagine che essa propone di sé (e gli utenti si fanno di essa). Basti pensare ai loghi dei brand più famosi (Nike, Apple, Mercedes ecc.) e ricordare le associazioni che ci sovvengono in mente.Molto meno facile è invece creare da zero un logo azzeccato, specie in presenza di brand non così forti e riconoscibili; non è sufficiente saper utilizzare i migliori software di grafica vettoriale o conoscere ed applicare gli ultimi trend del design, perché le mode passano anche e soprattutto nel design.

E' necessario invece partire da un attento studio del brand e dei suoi punti di forza, del suo posizionamento nel mercato rispetto ai competitors, per poter scelgiere opportunamente quali leve del brand conviene rappresentare graficamente.

Riporto di seguito uno dei primi loghi da me realizzati, classificatosi al secondo posto in un contest per il nuovo logo di una community italiana dedicata ad Ubuntu, la distribuzione Linux più utilizzata al mondo.

Biglietti da visita

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Dopo il logo, il biglietto da visita è l'elemento che più rappresenta la nostra attività professionale e che, soprattutto, ha il compito da far ricordare chi siamo e di cosa ci occupiamo. Probabilmente la dizione inglese di business card rende al meglio il ruolo che un biglietto da visita ricopre.

Come tutte le declinazioni dell'identità visiva, il biglietto da visita recupera e fà propri i colori e l'impostazione grafica utilizzata nel logo. Negli ultimi anni la creatività è sempre più centrale nella realizzazione del biglietto da visita, e troviamo in rete interessanti spunti per realizzazioni in diverse varianti di carta (grammatura più pesante, carta effetto lucido o effetto opaco), di materiale (carta plastificata, plastica, legno, anche acciaio) o di taglio (con forature, bordi arrotondati, biglietti pieghevoli con anta, ecc).

Brochure

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Più "invadente" di un biglietto da visita, più informativa di un volantino o di un pieghevole a tre ante, più prestigiosa di una Company Profilein formato .pdf inviata per e-mail, la brochureè stata per anni uno dei principali strumenti di comunicazione aziendale.

Ancora oggi però, nonostante la praticità di molti strumenti digitali (tra cui landing pages e siti internet one-page), con la sua praticità, completezza ed "esperienza" d'uso, la brochure ha mantenuto la sua importanza in ogni marketing mix che si rispetti.

Pieghevoli 3 ante

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Il pieghevole a 3 ante, che consiste in un foglio A4 a grammatura 170 stampato su entrambi i lati e ripiegato due volte, è la soluzione più utilizzata per la comunicazione di menù per locali (pub, pizzerie, ecc) o eventi.

La modalità di fruizione consentita dalle ante permette di creare una distinzione nei contenuti, che vengono raggruppati in modo che siano ordinati per rilevanza. Ad esempio, in un pieghevole destinato ad un evento o congresso, avremo nelle pagine interne informazioni e programma, mentre nel dorso del pieghevole troveranno spazio gli sponsor e le informazioni di contatto.